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Recensione Drip – Pro e Contro, Prezzi e Alternative nel [2024]

Ezequiel Bruni Ezequiel Bruni Esperto di email marketing

Drip è un servizio di email marketing un po’ particolare, che eccelle in certi aspetti, come le sue funzioni nell’insieme, la reportistica e l’ottimo supporto, mentre sui template e certe funzioni dedicate alle landing page non ci siamo proprio e il sistema di prezzi con i suoi aumenti e cambi poco chiari non mi è piaciuto per niente.

Tuttavia, se cerchi un servizio di email marketing per un negozio e-commerce, Drip potrebbe essere la scelta giusta.

Panoramica

💯Piano gratisNo
💲Prezzo di partenza$19.00
📄Numero di temi7
⚙️Automazioni
💬Supporto chat live
Condiviso Reseller Dedicato Cloud WordPress

Email Marketing per E-Commerce

Né più né meno, Drip si presenta così: usa la loro piattaforma di email marketing per far crescere il tuo negozio ecommerce. Ti chiedono persino di scegliere la tua piattaforma di ecommerce preferita al momento dell’iscrizione*, il che ci è sembrata una bella idea e ha fatto crescere il nostro interesse nel testare questo servizio.

Alcune domande a cui abbiamo cercato risposta da subito: cos’ha Drip che lo rende una piattaforma di email marketing migliore per e-commerce rispetto a tutti gli altri? È davvero meglio degli altri servizi e poi la madre di tutti i quesiti: è il servizio di email marketing giusto per te?

Spoiler obbligatorio: Drip ha effettivamente due o tre cose che lo rendono unico… ma non più di tanto. Non è affatto male, ma gli mancano un po’ di cose. Se sono cose di cui puoi fare a meno, lo puoi scoprire solo leggendo questa recensione fino in fondo.

* C’è anche l’opzione “I don’t sell online” (non vendo online) nel caso.

4.0

Caratteristiche

Le funzioni presenti non sono affatto male

Il focus per l’e-commerce ha portato Drip a sviluppare un editor di email veramente ottimo, una serie di funzioni di gestione degli iscritti abbastanza buone e un bel set di automazioni, oltre, ovviamente, all’ottima integrazione per e-commerce.

Di contro, non ci sono template da scegliere e nemmeno un programma di creazione landing page.

Drip è fatto così: una piattaforma altamente specializzata e incentrata sul fai da te, che può quindi andar bene ad alcuni e far scappare tutti gli altri.

Creazione Campagne, Template e Personalizzazione Email

Le opzioni offerte da Drip per lanciare delle campagne sono semplici ma efficaci. Puoi inviare una sola mail massiva, creare una sequenza di email da inviare a gradi, oppure creare un processo automatizzato (di cui parleremo più avanti).

Si possono anche inviare campagne via SMS, a patto di usare uno qualsiasi dei piani a pagamento, mentre condividere i tuoi ultimi post sui social tramite newsletter è forse più facile usando le integrazioni di Zapier.

Per il design delle email hanno puntato ad accontentare chi vuole un semplice testo senza fronzoli e gli amanti dello stile più visivo e, anzi, i template grafici sono ottimi: belli e moderni al punto che me li guarderei anche solo per piacere.

Peccato che di questi bei template ce ne siano solo 7, mentre il resto è composto da temi molto basilari utili solo a chi vuole creare i suoi template custom.

Per carità, sono un appassionato del fai da te, ma un po’ più di scelta non mi sarebbe dispiaciuta affatto. Giusto per fare un confronto, Aweber ha più di 700 template per le email.

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I template sono belli, ma sono solo questi.

Per fortuna l’editor compensa almeno in parte a questa mancanza di template, trattandosi di uno dei migliori editor in assoluto che abbiamo provato. Permette infatti di creare layout abbastanza complessi per delle email, oltre ad offrire le solite immagini, testi e pulsanti per i social

Si può anche customizzare l’intero design del messaggio, inclusi testi in vari stili e dimensioni, colori, pulsanti di vario tipo e la larghezza dell’intero layout. In ogni caso tutti i template che creerai saranno sempre mobile responsive e potrai anche visionare come apparirebbero sullo smartphone prima di pubblicarli.

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L’editor dei template è molto buono e permette di creare layout complessi.

Anche la selezione dei font è piuttosto ampia per un editor di email: ho visto parecchi competitor con una varietà molto minore.

Si possono anche personalizzare le mail in base ai tuoi clienti in un paio di modi: si possono inserire delle variabili a cui si sostituiranno il nome del cliente, l’indirizzo email, dei valori custom e altro, ma si possono anche aggiungere delle informazioni, come il tuo indirizzo aziendale, il nome della campagna email, ink di disiscrizione (il minimo indispensabile), link per aprire delle pagine nel browser e diverse altre cose.

Secondo, si possono anche creare dei blocchi di contenuto che si aggiungono automaticamente ogni volta che devono essere ripetuti. Questa è una funzione che ci fa sempre piacere trovare.

Una volta create la campagna e il template, potrai decidere se far partire un A/B test, altrimenti detto “split test”, prima dell’invio. Gli A/B test consistono nell’inviare due versioni diverse della stessa email a persone diverse al fine di capire quale delle due versioni converte meglio.

Si può testare di tutto, dal profilo delle email al copywriting alla scelta dei colori. Utilissimo per capire cosa risuona meglio con i tuoi contatti.

Con Drip puoi fare un A/B test sia sul soggetto della mail che sul contenuto e questo è ottimo se si considera che tanti altri servizi di email marketing permettono di fare test solo sul soggetto, il che è secondo me insufficiente. Drip mi ha quindi fatto una buona impressione qui.

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Con Drip puoi fare A/B test su qualsiasi campagna ed è facilissimo

Tutto sommato, creare email con Drip è stato facile e ci siamo quasi divertiti. La scarsità di template potrebbe essere un problema a meno che non ti piaccia crearti i tuoi, nel qual caso Drip è davvero un’ottima scelta.

Gestione Liste e Segmentazione

I contatti possono essere aggiunti uno per uno manualmente, in blocco tramite copia-incolla, importando un file CSV oppure direttamente da Mailchimp se hai un account.

Da notare che non si possono importare file in altri formati, tipo Excel e secondo noi di Website Planet questa è una mancanza grave che impatta sul nostro voto finale.

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Drip offre diverse opzioni per importare i contatti, ma non tramite file Excel.

Ma ecco una cosa che ci piace di Drip: non solo puoi assegnare una variabile della mail a ciascuna colonna del file CSV, ma su possono anche aggiungere dei tag e applicare altri tipi di automazione al momento dell’importo.

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Si possono applicare delle automazioni già al momento di importare i dati degli iscritti.

Si possono aggiungere dati di qualsiasi tipo riguardo ai tuoi iscritti, inclusi il nome, l’indirizzo, il numero di telefono e il modo in cui vuoi che l’indirizzo venga inserito nel sistema. Puoi anche verificare che abbiano acconsentito al trattamento dei loro dati come da regolamento UE.

Nota però che devi ottenere questo tipo di informazioni al momento in cui compilano il modulo d’iscrizione, dopodiché potrai inserire dei tag e altre variabili per aiutarti a filtrare le tue liste.

E parlando di filtrare gli iscritti, dal menù puoi vedere facilmente quali sono ancora attivi, quali no e dividerli in base ai tag o ai campi dinamici.

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Due click di numero e ti trovi davanti l’intera lista dei tuoi contatti.

Ulteriori filtri sono presenti in cima alla sezione “People”, dove potrai usare più filtri assieme per vedere, per esempio, una lista delle persone in Belgio che hanno aperto la tua ultima mail e per i quali hai aggiunto qualcosa alla sezione “gelato” che hai creato appositamente come campo personalizzato.

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Il sistema di filtri e segmentazione è semplice ed efficace.

Una volta aggiunti i filtri che vuoi, puoi anche salvarli come segmento. Un segmento è una lista dinamica a cui i contatti vengono aggiunti in automatico se rispettano dei criteri specifici. Ad esempio, se rei un segmento dai filtri usati nell’esempio precedente, potrai vedere in ogni momento una panoramica dei contatti che vivono in Belgio e a cui piacciono le tue email e che smaniano per un bel gelato.

In effetti, potrebbe trattarsi dell’intera popolazione belga. Dopotutto, a chi non piace il gelato?

Segmentare è fondamentale per assicurarsi di inviare sempre la mail giusta alle persone giuste ed è utilissimo anche per le automazioni, di cui parleremo più avanti.

Un’altra cosa importantissima è ripulire le tue liste, perché non vorrai certo tenere quei contatti che non interagiscono con le tue newsletter e che vengono comunque conteggiati nel limite di iscritti consentito dal piano di abbonamento che hai scelto, per non parlare del fatto che se qualcuno non vuole leggere le tue email, potrebbe spingersi fino a presentare un reclamo.

Meno male che con Drip individuare i contatti attivi e quelli inattivi è piuttosto semplice, tanto quanto disiscriversi o rimuoverli del tutto dal sistema anche in blocco. Molto versatile in questo, quindi.

Passiamo ora alle liste di soppressione, che sono essenziali quando vuoi evitare di inviare messaggi a certi contatti, il che è necessario per restare in regola con le leggi anti spam che vigono in certi paesi, o anche per tenere alla larga chi ti sta antipatico forse?

Delle liste di soppressione veri e proprie su Drip non ci sono, ma si possono comunque disattivare i contatti uno alla volta o in massa, che è più o meno la stessa cosa.

Conclusione, il sistema di gestione e filtraggio dei contatti è ben strutturato ed efficiente. Bel lavoro.

Landing Page

Sì, dovremmo recensire le funzioni di creazione landing page… ma non ce ne sono.

Quasi tutti i migliori servizi di email marketing includono qualcosa del genere, perché la gente ha bisogno di un modo facile per promuovere le sue newsletter e le landing page sono un’ottima soluzione. Brutte notizie: a questo proposito Drip non ha niente di niente.

Se cerchi un software di email marketing con queste funzioni, prova ActiveCampaign, che non a caso si è classificato in cima alla nostra lista dei migliori servizi di email marketing del 2024.

Automazioni

Le automazioni sono una di quelle cose che rende l’email marketing molto meno noioso di quanto sarebbe altrimenti. In breve, ti permette di programmare delle sequenze di email, in modo che funzionino in automatico.

Su Drip le automazioni si chiamano “Workflow” e sono davvero utili. Immaginiamo che qualcuno si iscriva al tuo corso… Un workflow automatizzato gli invierà una mail di benvenuto all’istante, dopodiché gli farà arrivare tutte le altre email del corso, una a settimana fino a che il corso è completato. Te non devi far altro che creare prima le email.

Un altro workflow potrebbe consistere nell’inviare un promemoria a chi ha abbandonato il carrello sul tuo negozio online. Un altro potrebbe essere diretto a chi ha acquistato la tua macchina per fare i gelati, a cui arriverà una mail che mostra i tuoi altri elettrodomestici.

A dirla tutta, le automazioni sono la dimostrazione di come Drip sia incentrato sull’ecommerce: tramite il tuo store potrai gestire e segmentare i tuoi clienti, per capire chi è più interessato ai tuoi prodotti e per avere un’idea chiara di cosa gli piace, ma questo è qualcosa che tante piattaforme di ecommerce già offrono.

Per iniziare subito, Drip mette a disposizione circa 30 sequenze automatizzate già pronte fra cui scegliere, tra cui la disiscrizione automatica di chi non riceve le tue email, sequenze per il recupero dei carrelli per diversi negozi, fino alle email di benvenuto dopo il primo acquisto.

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Circa 30 automazioni pronte all’uso con Drip.

Proprio come i migliori software di marketing automation, quello di Drip ti permette di creare una mappatura del tuo funnel, il che permette di visualizzare il percorso che ogni contatto intraprende a seconda del workflow utilizzato.

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L’editor delle automazioni di Drip è molto facile da usare.

Le automazioni di Drip mi hanno soddisfatto: non è meglio degli altri, ma nemmeno peggio.

Funzioni Addizionali

Un ottimo extra offerto da Drip è il tool per creare moduli di iscrizione, con cui puoi realizzare moduli per le newsletter da inserire nelle tue campagne e workflow prima di posizionarli sul tuo sito.

Ma la vera ciliegina sulla torta sono le integrazioni: è palese che è stato fatto un grande sforzo per integrare le varie piattaforme di ecommerce, trattandosi del cavallo di battaglia di Drip. E possibile, infatti, integrarlo con diversi CMS e nello specifico funziona benissimo con Shopify, Magento, BigCommerce, WooCommerce e molti altri.

Oltre a questo, si possono connettere oltre 100 applicazioni, incluse alcune non inerenti all’ecommerce, come Facebook, Zapier, PayPal, Gravity Forms e altre, per non parlare delle tante altre opzioni a disposizione integrando Zapier.

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Si possono integrare oltre 100 servizi con Drip.

Tirando le somme, Drip mette a disposizione un ottimo set di funzionalità, ma alcune di queste hanno delle lacune, tipo i template e un software di creazione landing page, il che gli fa perdere diversi punti, per non parlare del fatto di non supportare i file XLSX, ma bisogna dire che Drip ha anche un sacco di pregi.

4.0

Consegnabilità

Le Tue Email Arriveranno Quasi Di Sicuro A Destinazione

Non è mai facile parlare di deliverability: tutti vogliamo che le nostre email vadano dritto alla casella di posta dei nostri contatti se possibile e, anche se non riusciamo ad andare oltre la casella delle email promozionali (Promotions), perlomeno dobbiamo evitare di finire nelle spam o junk.

E credimi se ti dico che le email e newsletter più innocue sono a rischio. Devi sempre lavorare per massimizzare le tue chance.

E no, nessun servizio di email marketing può garantire un tasso di consegna del 100%. Anzi ti dirò che, a causa delle tecnologie coinvolte, il concetto stesso di deliverability rate o tasso di consegna è del tutto inutile. Ci sono semplicemente così tanti algoritmi, server e persone coinvolte che queste percentuali non hanno alcun senso.

Al massimo posso dirti che Drip offre una serie di funzioni che possono aiutarti ad aumentare di molto le tue chance di far arrivare le tue email al destinatario. Questo è l’approccio che abbiamo a Website Planet.

Come sempre, partiamo dal DKIM, che rappresenta un sistema crittografato per dire al provider di posta elettronica (Gmail, Outlook ecc.) che l’email sta arrivando dal tuo dominio. Questo aumenta le possibilità che il provider si fidi delle tue email, specialmente se il tuo dominio ha già una buona reputazione.

Diciamo che questa funzione c’è più o meno, perché Drip usa un protocollo leggermente diverso, detto DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting, and Conformance), che si basa comunque sul DKIM e che quindi offre lo stesso livello di sicurezza in gran parte.

Prima che lo chiedi, sì, su Drip troverai una guida per settare il tuo dominio in modo da sfruttare l’autenticazione DMARC.

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Comoda la guida per l’autenticazione DMARC di Drip.

A seguire abbiamo voluto vedere come drip gestisce lo spam generato dai suoi utenti sui suoi server. Questo perché, se le tue email arrivano dallo stesso server da cui parte un mare di spam, è probabile che i provider di email etichettino anche i tuoi messaggi come spam o li blocchino del tutto.

Per farla breve, a Drip lo spam non piace neanche un po’.

Gli account che hanno causato troppi reclami o altri problemi vengono bannati seduta stante e la prima campagna che invii potrebbe ritardare anche di mezz’ora, il tempo necessario affinché Drip si assicuri che abbia fatto tutto nel modo giusto e che non stai spammando. Pensa che noi abbiamo dovuto scrivere una lettera di implorazione alla sezione di descrizione della campagna, chiedendo al team di Drip di far partire le nostre email.

E le email sono partite, il che ci ha fatto piacere.

Un altro test che ci piace fare consiste nel caricare una lista di email fasulle, per vedere se il sistema le riconosce. Io mi sono preparato una bella serie di famosi account spammer, che ho per l’appunto aggiunto alla mia campagna su Drip.

Purtroppo Drip non ha passato il test e tutti gli indirizzi di posta sospetti sono stati caricati senza problemi.

E ora parliamo di affiliate marketing. Non c’è niente di male nelle affiliazioni, ma siamo ormai pieni di spammer che non fanno altro che mandare link affiliati a più non posso sperando in un miracolo. Un approccio di invio massivo e spregiudicato, che porta dei risultati paragonabili a quelli del tirare un pugno in faccia a Mike Tyson.

E come prima, se questo spam arriva dallo stesso server da cui partono le tue email… beh, ormai hai capito che succede.

L’affiliate marketing è permesso su Drip, ma a loro difesa ti dico che ogni account preso a fare affiliate marketing finisce sotto stretto monitoraggio, al fine di prevenire qualsiasi comportamento che potrebbe causare problemi. Quindi il rischio c’è sempre seppur mitigato in qualche modo.

Ultimo ma non ultimo, la possibilità di usare un IP dedicato. Inviare le tue email da un IP personale ti permette di stare alla larga da tutti gli utenti che stanno usando gli stessi server su Drip. In questo modo la tua deliverability dipenderà dalla tua reputazione online e basta, il che può rivelarsi un grandissimo vantaggio.

Drip ti permette di usare un IP dedicato, ma solo se invii una miriade di email in continuazione. Più nello specifico, il tema di supporto al cliente di Drip consiglia di continuare a usare i loro server a meno che tu non stia inviando più di 12.500.000 email al mese.

4.5

Analitici e rapporti

Si Possono Generare Dei Report Ben Dettagliati

La reportistica è molto importante. Dopotutto, sapere se i tuoi contatti stanno interagendo con le tue email e quali email stanno portando risultati migliori è cruciale. I dati sono la linfa vitale del marketing odierno, quindi te ne servono e in grande quantità.

Drip offre una gran mole di dati, con attenzione particolare all’integrazione col tuo negozio ecommerce, al fine di tracciare gli acquisti. L’idea di fondo è chiaramente quella di aiutarti a creare delle campagne incentrate sulle vendite dei tuoi prodotti.

Per cominciare, troviamo una panoramica dell’andamento generale delle campagne molto chiara:

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Si parte bene con una panoramica molto intuitiva.

Si vede subito quanto profitto è stato generato dalle vendite sul tuo negozio online e si può anche vedere, ovviamente, quanti stanno aprendo le tue email e cliccando sui link. Si possono anche isolare i link più performanti e tracciare l’engagement per fascia oraria.

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Puoi visionare i trend in base alle ore del giorno e altri set di dati molto dettagliati.

Inoltre, con Drip puoi anche tenere sott’occhio le performance del tuo sito e, per chi ama davvero andare a fondo, delle sequenze automatizzate completate, compresi il numero di tag aggiunti ai profili in automatico, quanti iscritti vengono etichettati come probabili acquirenti (prospect), il numero di checkout completati o abbandonati e tanto altro.

Ovviamente, puoi anche controllare le statistiche di ciascuna campagna, che è di solito l’opzione migliore, dato che alcuni dei report generici hanno bisogno di tempo per completarsi e aggiornarsi.

Tuttavia, a questo prezzo ci sono dei software con una reportistica più accurata, come AWeber e Benchmark, che mi hanno fatto un’impressione migliore, a partire dalla reportistica per i negozi online che è leggermente più avanzata della maggior parte degli altri software di email marketing.

4.5

Assistenza

Il Supporto Cliente Si È Rivelato Molto Utile

Drip offre un blog, una selezione di sequenze automatizzate preimpostate e un manuale molto dettagliato. Devo dire che lo stile tradizionale del manuale mi è piaciuto molto e spero che altri servizi di email marketing si decidano prima o poi a scrivere qualcosa del genere con questo livello di organizzazione.

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bellissimo il manuale di Drip.

Per il supporto al cliente si può scegliere tra email (inviata tramite l’app) e live chat, entrambe disponibili dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 17:00.

Di contro, per accedere al supporto devi comprare almeno 5000 crediti. La maggior parte dei competitor offre a tutti un servizio di assistenza via chat e telefono. ActiveCampaign offre entrambi e pure assistenza via email da subito.

Per questa recensione non avevamo il budget per testare il supporto telefonico di Drip, quindi ci siamo limitati ai ticket via email e, dato che quasi tutti quelli che muovono i primi passi con l’email marketing saranno limitati all’email su Drip, eravamo molto curiosi di vedere come si comportano con i loro clienti più “poveri”.

Ci siamo passati in tanti: cibo surgelato a cena, hosting da due euro per il nostro primo sito, debiti con amici e genitori per pagare l’affitto… Normale che la prendo sul personale quando si tratta del trattamento riservato ai clienti con poco budget.

Ecco com’è andata.

Abbiamo prima chiesto se fossero supportate le lingue RTL (che a noi italiani non interessa, ma è un pretesto come un altro).

Abbiamo ricevuto risposta in un’ora, che va bene (non benissimo) per un supporto via email. I membri del team di supporto si sono anche presi la briga di condurre dei test loro stessi e ci hanno fornito dei link a delle risorse utili nel caso si presentassero degli altri problemi. Sono stati sempre gentili e disponibili, insomma ci sono piaciuti.

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I link in particolare ci sono piaciuti molto.

Abbiamo poi chiesto di spiegarci come funzionano le liste di soppressione e se hanno qualcosa a che fare con la disattivazione dei contatti, perché non era chiarissimo se fossero la stessa cosa. Ci hanno messo molto di più a rispondere a questa e alla prossima domanda, ma più che altro per colpa nostra.

In breve, non abbiamo tenuto conto dei loro orari d’ufficio e di conseguenza le risposte sono arrivate il giorno seguente.

Sì, anche dei tester con anni di esperienza a volte fanno errori banali come questi. Capita!

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Le nostre domande non erano chiarissime, ma abbiamo ricevuto comunque le informazioni che cercavamo.

Abbiamo poi chiesto se Drip offre l’IP dedicato, perché non avevamo trovato nessuna informazione a riguardo sul sito. La risposta è stata che, sì, è possibile, ma solo per chi invia un sacco di email.

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Risposta forse un po’ markettara, ma esauriente.

Nonostante abbiamo testato solo il supporto tramite email, devo dire che siamo rimasti soddisfatti, anche se devi sapere l’inglese perché non c’è assistenza clienti in italiano.

Gli addetti al customer care hanno sempre risposto tempestivamente (quando contattati in orario d’ufficio), fornendo informazioni utili e complete. Soprattutto per la prima domanda si sono davvero fatti in quattro.

3.7

Prezzi

Prezzi Ok… Ma Ho Visto Di Meglio

Partiamo subito dicendo che Drip non offre un piano gratuito, ma grazie al periodo di prova gratis di 14 giorni potrai testare tutte le funzionalità a eccezione degli SMS e non serve immettere i dati della carta di credito per iscriversi. Quindi un po’ di tempo ce l’hai per capire se la piattaforma ti piace o no.

Il piano più economico costa $19.00 al mese per un massimo di 500 iscritti e ti dà già accesso a tutte le funzioni.

Ma poi i prezzi iniziano a diventare più complicati.

Se acquisti il pacchetto da minimo 30.000 contatti, Drip limiterà il numero di email che puoi inviare al mese. Per liste oltre i 140.000 contatti (fino a un massimo di 10.000.000) non si capisce quanto si deve pagare. In tal caso dovrai accordarti su un piano personalizzato o qualcosa del genere.

Ricordati anche che il numero di invii è comunque limitato, il che confonde ancora di più le idee e francamente lascia anche un po’ perplessi. ActiveCampaign, Benchmark, ConstantContact e AWeber permettono invii illimitati in tutti i loro piani a pagamento.

Se poi vuoi ancora provare Drip, si può pagare con qualsiasi carta.

Cancellazione e Rimborsi

Niente rimborsi, a eccezione di casi eccezionali, che loro definiscono “extenuating circumstances”, e che comunque sta a loro stabilire se sono davvero eccezionali o no. Un punto in meno qui per Drip.

Di contro, si può cancellare un account facilmente dalla dashboard in ogni momento: dovrai compilare un questionario, ma non è necessario rivolgersi al servizio clienti né altro.

Confronto

Come Drip si confronta con la concorrenza?

Active CampaignConfrontaIl nostro punteggio4.8Confronta
GetResponseConfrontaIl nostro punteggio4.7Confronta
DripConfrontaIl nostro punteggio4.2Confronta
StreamSendConfrontaIl nostro punteggio3.9Confronta

Drip Recensione: Conclusione

Drip è un servizio di email marketing particolare, che eccelle in certi aspetti, come l’organizzazione delle sue funzioni in generale e la reportistica, e il supporto è ottimo, mentre sui template e certe funzioni dedicate alle landing page non ci siamo proprio.

Ammetto anche che il sistema di prezzi con i suoi aumenti e cambi poco chiari non mi piace.

Diciamo che consiglierei Drip solo se hai un e-commerce, se non ti dispiace farti tutti i template da solo e se il fatto di avere dei limiti sugli invii sui piani più costosi non ti tange.

Ma alla fine dei conti faresti meglio a optare per ActiveCampaign o scegliere un altro servizio dalla nostra classifica dei migliori strumenti di email marketing. Troverai facilmente il tool che fa al caso tuo, anche se hai un negozio eCommerce.

In fondo, a parte alcune peculiarità nella reportistica e delle ottime integrazioni per gli ecommerce, Drip non si distingue più di tanto dagli altri.

FAQ

Cos’è Drip?

Drip è un servzio di email marketing che ti aiuta a far crescere il tuo business e in teoria dovrebbe essere specializzato nell’ecommerce e nel marketing per negozi online. Tuttavia, a parte qualche integrazione interessante con le maggiori piattaforme di e-commerce, non fa niente di diverso dagli altri.

Quanto costa Drip?

Il piano più economico costa un minimo di $19 al mese per un massimo di 500 contatti e gli invii sono illimitati per liste non oltre i 30.000 iscritti, dopodiché i prezzi iniziano a salire in modo strano e ancor più strani sono i limiti di invio mensile sui piani più costosi.

Una cosa buona è invece il piano di prova gratuito di 14 giorni, che ti permette di testare il servizio gratis. Nessun obbligo, non devi immettere la carta di credito e potrai provare quasi tutte le funzionalità di Drip. Attento però, perché non ci sono rimborsi.

Se vuoi trovare delle offerte migliori, guardati la nostra pagina dei coupon sconto e risparmierai un bel po’ di soldi.

Quali sono i punti di forza di Drip?

Drip ha offre delle funzioni davvero utili, tipo l’ottimo editor di email, con l’unica pecca dei soli 7 template disponibili. Anche le automazioni e il sistema di reportistica sono niente male.

Insomma, Drip è una buona piattaforma di email marketing, ma c’è di meglio: noi consigliamo sempre ActiveCampaign, perché è davvero ottimo sotto ogni punto di vista.

Drip vs Mailchimp: Quale Scegliere?

Se la giocano: Drip è molto meglio in quanto a funzionalità e il servizio clienti è meglio, ma Mailchimp ha dalla sua un database di template più ampio e un software per creare landing page.

Onestamente nessuno dei due si avvicina nemmeno a ActiveCampaign, GetResponse, Benchmark e nessun altro dei migliori tool di email marketing in circolazione che abbiamo provato.
Ezequiel Bruni Ezequiel Bruni
Ezequiel Bruni è biologicamente Canadese, legalmente Messicano, e si identifica come un assoluto nerd. Sin dall’adolescenza, ha rivestito a più riprese il ruolo di web ed experience designer, e adora condividere con i principianti i consigli che avrebbe desiderato ricevere quando lui stesso era ancora agli inizi. Adora anche i videogiochi, i tacos, i software open source ed i generi fantasy e fantascienza in qualsiasi forma si presentino. Abbiamo già menzionato il suo amore per i videogiochi? Non ama invece scrivere in terza persona.
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